CARENA
FELICE
10040
CUMIANA (TO) – 30100 VENEZIA
Pittore
professionista - (Cumiana 13 agosto 1879 - Venezia 10 giugno 1966).
Studiò
all'Accademia Albertina di Torino allievo di Giacomo Grosso, poi si trasferì
a Roma dove strinse amicizia con Armando Spadini. La Biennale di Venezia del
1912 lo rivelò alla critica, partecipò poi ad altre edizioni della Biennale
e, quale invitato con sala personale, nel 1926 e 1934. Nel 1924 fu nominato
titolare della Cattedra di pittura all'Accademia delle Belle Arti di Firenze.
Nel 1933 divenne Accademico d'Italia. Nel 1927 conseguì il Premio Internazionale
Carnegie a Pittsburgh; nel 1936 partecipò ad una grande mostra della pittura
italiana a Parigi.
Visse
gli ultimi vent'anni della sua vita a Venezia in un ritiro quasi assoluto e
dimenticato dalla critica. Le sue opere di quel periodo - ritratti, composizioni,
nature morte - sono forse tra le sue cose migliori; opere che ultimamente hanno
rinnovato quel successo critico che sembrava ormai soltanto un lontano fatto
di cronaca. Uno dei suoi ultimi allievi fu il pittore Giuliano Adonai, scomparso
nel 1988, col quale strinse una affettuosa paterna amicizia. Durante la sua
lunga carriera artistica allestì personali in importanti Gallerie d'Arte e prese
parte a selezionate mostre e rassegne d'arte in Italia e all'estero.
Di lui scrissero autorevoli pittori e critici, tra cui: Antonio Maraini, Valerio Mariani, Lionello Venturi, Ugo Ojetti, Raffaello Franchi, Carlo Ludovico Ragghianti, Vincenzo Costantini, Rezio Buscaroli, Paolo Rizzi, Raffaele de Grada, Massimo Carra', Luigi Cavallo, Giorgio de Chirico e molti altri.