TORINI
GASTONE
52030
PALAZZO DEL PERO (AR) -Via S. Agata, 39
Località Salceta
Pittore
- Nato a Poppi (AR), vive e lavora a Palazzo del Pero.
Ha studiato sotto la guida di validi maestri, tra cui Pino Ponti e Aldo
Carpi; è membro dell’Accademia Tiberina di Roma.La sua tecnica si ispira ai
pittori espressionisti. Ha partecipato a numerose mostre collettive, concorsi
e rassegne d'arte nazionali e internazionali, ottenendo ambiti primi premi e
riconoscimenti, ed ha tenuto mostre personali in città italiane ed estere, tra
cui: Arezzo, Buenos Aires, Ferrara, Firenze, Guadalajara (Messico), Lima (Perù),
Lione e Monte Limar (Francia), Matera, Napoli, Parigi, Roma, Venezia e molte
altre.
Il
suo Curriculum Vitae si trova presso l'Archivio Storico della Biennale di Venezia.
Di lui hanno scritto autorevoli giornalisti e critici d'arte. Sue opere si trovano
in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero.
"La
pittura fortemente espressionista di Gastone Torini spinge il suo spettatore
a 'guardare' l'opera d'arte anziché sorvolarla con lo sguardo e rimanere nel
solo 'visto'. Infatti, il pittore esprime nei suoi quadri una forza straordinaria
che è capace di attrarre lo spettatore all'interno della realtà quotidiana che
il Torini ci vuole mostrare, e che lui esprime in modo dinamico, incandescente,
turbinoso, simbolico e accattivante, e tutto ciò con l'uso di tinte cromatiche
spiccatamente corpose, dove il rosso la fa da dominante. L'uso di questa tonalità
cromatica primaria fa si che il Torini susciti nel suo spettatore sensazioni
ancestrali, primordiali, che riportano la sua pittura allo stile dei primitivismi,
dove le prime rappresentazioni di bisonti e cavalli erano in ocre rossa, oppure
dove gli elementi del fuoco col suo calore e del sangue con la fluidità della
vita sono un forte richiamo a tutto ciò che è natura. E'
infatti proprio il colore rosso che ha la capacità di far turbinare l'animo
delle persone e darle forti emozioni.
La
figura umana, e quindi la realtà che ci circonda, è guardata e interpretata
da Gastone Torini nel suo dilemma profondo, nel quale l'esistenza dell'artista
- e dell'umanità di cui lui stesso è rappresentante - o ha un senso o non lo
ha. La realtà è pertanto vista senza compromessi di sorta e nella crudeltà generata
dalla società contemporanea del perbenismo e degli interessi economici.
L'artista
si pone fuori da tutti questi giochi, esplicitando in modo chiaro ed evidente
lo sviluppo politico ed economico e la realtà congiunturale che ne deriva, ed
utilizza le varie tonalità cromatiche in modo evidente e con trasparenza di
simboli…
…
La pittura di Torini è pienamente Espressionista. Egli propone all'uomo contemporaneo
una visione dell'arte come azione, pura e semplice percezione della realtà nella
sua esistenzialità. Il Torini rappresenta la realtà cosi com'è, né la giudica
né la commenta, ma la fa animare da una vitalità febbrile, convulsa, che arriva,
come nell'opera 'Caos', anche a contorcersi, a diventare caos di forme, muscoli,
teste, membra, in cui la materia pittorica acquista un'esistenza autonoma, esasperata,
nella quale il quadro diventa non più rappresentazione, ma esistenza, realtà
oggettiva…".
Sebastiano
Zappalà